RECENSIONE: UN POSTO NEL MONDO
Titolo : Un posto nel mondo
Autore: Fabio Volo
Editore: Mondadori
Pagine: 246
Prezzo: 15,00€
Trama
Michele
ha un amico, Federico; uno di quegli amici con i quali dividi tutto:
l'appartamento, la pizza e la birra, ma anche i sogni e le frustrazioni, le
gioie e i dolori, e qualche volta le donne; un giorno Federico decide di
mollare tutto e partire. Stanco della vita monotona di provincia, se ne va alla
ricerca dell'altra metà di sé. Michele invece resta. Quando torna, dopo cinque
anni, Federico è cambiato. Ora è sereno, innamorato di una donna (Sophie) e
della vita. Sembra una storia a lieto fine, ma non e così. Federico
all'improvviso riparte, stavolta per un viaggio molto più lungo. Ritornerà (a
sorpresa) nascosto dietro gli occhi di una bambina, Angelica.
Recensione
Vi
è mai capitato di chiedervi cosa ci state a fare voi nel mondo? Si, insomma,
chiedersi qual è il nostro posto, la nostra “vocazione” il nostro talento…? E quante
volte invece vi siete sentiti in trappola nella vita che vivevate, o magari ti
ci senti proprio adesso così. Fai un lavoro che non ti piace, hai una relazione
che non ti appaga, i rapporti con la tua famiglia sono quasi inesistenti. Vorresti
migliorare le cose, ma non sai farlo, o forse hai semplicemente paura di
prendere in mano le redini della tua vita!
Questo
libro all’inizio si presenta come il solito romanzo che racconta il cambiamento
di una persona, addirittura noioso nelle prime pagine proprio perché, tu ti
aspetti che qualcosa cambi nella vita di Michele. In fondo lui ci racconta la
sua esperienza dalla sala d’aspetto dell’ospedale dove, la sua compagna, sta per
dare alla luce la sua Alice. Già questo mi ha dato subito l’impressione che
volesse semplicemente raccontare come da “scapestrato ragazzino” era arrivato
ad essere la persona che stava seduta lì e stava per diventare papà. Invece mi
sbagliavo. Michele mi ha trascinato completamente nelle sue paure, paure che
erano e forse in parte sono ancora le mie, e che sono sicura, sono anche un po’
le vostre. Lui così occupato a crearsi delle sicurezze intorno, si ritrova
bloccato in una vita che in realtà non ama. Quanti di noi hanno puntato la
sveglia all’inizio del loro primo impiego e non l’hanno mai più cambiata,
limitandosi semplicemente a disattivarla nei giorni di riposo? Giornate tutte
uguali, chiusi in un ufficio, una fabbrica o qualsiasi altro posto che però non
sentite vostro. Fabio Volo in questo libro cerca di far passare un messaggio
importante, e cioè quello di non accontentarsi, di non chiudersi nelle certezze
della vita ma di osare! Michele lo fa, lui osa ad un certo punto della sua
vita, molla tutto e va via. Scopre che non c’è qualcosa che lui non può fare,
anzi, si rende conto che nel momento del vero bisogno la vita lo sa e ti aiuta,
non ti lascia mai a “piedi”!
Michele
tornato dal suo viaggio ha cambiato completamente il suo modo di vivere le
piccole come anche le grandi cose, non guarda più alla vita con gli occhi di
chi ha sempre visto tutto quanto, ma la guarda come se la riscoprisse ogni
giorno. Personalmente questo libro mi ha messo addosso una voglia assurda di
fare, fare qualcosa per me però, non perché è giusto per altri. È come se mi
avessero dato la ricetta della felicità, ricetta che tutti noi abbiamo dentro
di noi ma nessuno ha il coraggio di usare. Semplicemente “fate ciò che vi rende felici”!
Io
vi consiglio di leggerlo, sicuramente non all’altezza del suo ultimo libro
(quando tutto inizia), dove comunque io ho trovato un Fabio diverso, più maturo
nella scrittura, ma ciò nonostante lo rileggerei!
E
voi, fatemi sapere se avete già letto questo libro o se ne avete letti altri di
Fabio Volo che vale la pena di leggere!
Un
abbraccio
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